Cassazione: procedura collettiva anche per il licenziamento dei dirigenti La Cassazione estende le regole sui licenziamenti collettivi anche ai dirigenti: applicazione valida per licenziamenti di almeno 5 dipendenti, inclusi i dirigenti, entro 120 giorni

Con l’ordinanza n. 21299 del 30 luglio 2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che la procedura collettiva di riduzione del personale si applica anche ai dirigenti, quando il datore di lavoro effettua almeno cinque licenziamenti, incluso uno riguardante un dirigente, in un periodo di 120 giorni.

 La Corte ha condotto un’analisi approfondita della questione, facendo riferimento sia alla normativa contenuta nell’articolo 16 della legge n. 161/2014, sia alla Direttiva Comunitaria n. 98/59, oltre che alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che aveva condannato l’Italia per non aver previsto alcuna regolamentazione riguardante i dirigenti nell’ambito della procedura prevista dagli articoli 4, 5 e 24 della legge n. 223/1991.

 Superando qualsiasi possibile differenziazione, la Cassazione ha affermato che la procedura relativa ai licenziamenti collettivi deve essere applicata anche ai dirigenti, sia quando la procedura nasce direttamente come riduzione del personale, sia quando è stata preceduta, per il personale non dirigenziale, dall’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, come previsto dall’art. 4 della legge n. 223/1991

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