E’ concorrenza sleale vantare meriti non propri.

Se un’azienda vanta meriti non propri, cerca di fare confusione facendosi passare per qualcun’altro, si appropria di pregi altrui, non informa correttamente il consumatore, sta facendo un atto di concorrenza sleale, e può causare una sentenza con un provvedimento cautelare di inibitoria, fatto anche pubblicare sulle riviste di settore.

E’ una cosa che accade spesso, non è raro che alcune aziende eccedano con un certo “abbellimento” del proprio curriculum , ad esempio vantando collaborazioni inesistenti, oppure cercando di accreditarsi presso i propri potenziali clienti in modo illecito. Si sottovaluta che un tale comportamento possa essere visto come vera e propria “concorrenza sleale”: il business è business, ma mentire in questo casi è un vero e proprio reato.

Se ritenete che la vostra azienda stia subendo un caso di concorrenza sleale, parlatene con un avvocato e tutelate adeguatamente i vostri interessi.

Qui trovate la sentenza:

http://www.giurisprudenzadelleimprese.it/concorrenza-sleale-mediante-atti-confusori-e-di-vanteria/#.WLkq2GXrtsY

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