Diritto sportivo: intervista al dott. Francesco Casarola

Perché ti sei appassionato al diritto sportivo?

Il diritto sportivo è una branca giovane del mondo legale. Ti dà la possibilità di unire la passione per lo sport ad una professione. Sin dall’università con la tesi ho cercato di approfondire le tematiche dello sport, in particolare quelle legate al calcio. Ho continuato ottenendo anche un dottorato nella materia presso l’Università di Teramo.

Di che cosa si occupa lo studio per quel che riguarda il diritto sportivo?

Lo studio ha negli anni raggiunto un expertise che riguarda sia le problematiche endofederali (all’interno di ogni singola Federazione) sia esofederali (che sono fuori da ogni Federazione). Ha curato svariate trattative per l’acquisizione e vendita di società professionistiche tra le ultime l’assistenza nell’acquisizione del Mantova Calcio, ha svolto attività di assistenza ad Agenti di Calciatori e tutto ciò che riguarda la loro attività, quindi contratti, eventuali controversi, assistenza in sede di calcioscommesse (calciopoli 2008 e scommessopoli 2011), assistenza a 360 gradi per i calciatori, nonché questioni legate alla controversia sulla titolarità di un marchio legato ad una società sportiva professionistica. Lo studio ha difeso in procedimenti sportivi tutte le categorie dei tesserati del mondo sportivo.

Qual è la tematica che più ti affascina?

Sicuramente l’ambito internazionale è il più affascinante.  I trasferimenti ed i tesseramenti dei calciatori in ambito “FIFA” sono complessi ma stimolanti e le tematiche che si devono affrontare sono ricche di significato.

Perché il mondo sportivo deve rivolgersi ad uno studio legale?

Perché le norme sono in continua evoluzione e bisogna essere costantemente aggiornati. Perché il diritto sportivo è un ambito complicato e nel calcio c’è troppa approssimazione. Perché gli avvocati, gli Agenti, i direttori sportivi e gli addetti ai lavori sono estremamente preziosi se ognuno si dedica esclusivamente al proprio lavoro. Bisogna costantemente rimanere aggiornati sulle novità giurisprudenziali che, a volte, rivoluzionano, specificano od interpretano il contenuto delle norme. I tre punti in campo, alle volte, possono essere frutto del lavoro dietro la scrivania.

Quale ambito hai sviluppato maggiormente?

Senza ombra di dubbio ci sono due argomenti che ho trattato maggiormente: i premi nazionali ed internazionali (premio di preparazione, alla carriera, indennità di formazione e meccanismo di solidarietà) e le questioni concernenti gli agenti die calciatori. La questione legata ai premi è un aspetto estremamente interessante e complesso. Tutte le società maturano premi, ad esempio per la formazione dei calciatori, ma poche conoscono la normativa che ne regola gli aspetti procedurali nonché le modalità di corresponsione di tali premi.

Quale il prossimo “goal”?

Alla mia età mi ritengo parzialmente soddisfatto avendo acquisito una notevole esperienza sia “sul campo” che nelle aule dei Tribunali. In quanto giornalista pubblicista sono riuscito a scrivere articoli sul tale aspetto del diritto sia per importanti testate locali che nazionali. In futuro vorrei però maggiormente “impormi” nel mercato con lo Studio per un’assistenza sia nazionale che internazionale per tutti i tesserati.

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