divorzio assegno mantenimento per i figli

Il mantenimento ai figli? Non è eterno.

Si è molto discusso recentemente sul concetto di “assegno di mantenimento” e di “assegno divorzile” e di come, dopo il divorzio, l’ex coniuge non debba provvedere alle necessità dell’altro ex coniuge (né tanto meno ha l’obbligo di far mantenere lo stesso tenore di vita che si aveva prima del divorzio) se questo è in grado di provvedere da solo al proprio mantenimento. Un concetto importante che giunge a riequilibrare alcuni eccessi che in passato (ma ancora adesso in molti casi) hanno comportato grandi difficoltà economiche, solitamente per l’ex marito.

Ma anche il mantenimento per i figli non deve essere eterno: una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ricordato come un figlio ormai grande, che ha avuto esperienze lavorative e che poi è stato licenziato e quindi costretto a ritornare dalla madre, non da diritto alla madre ad alcun assegno di mantenimento da parte dell’ex marito. Questo perché evidentemente è in grado di provvedere a se stesso. Si tratta di una sentenza diversa dalla precedente, evidentemente, ma che ci pare essere comunque su un medesimo “tracciato” culturale: i divorzi non possono essere una condanna a vita per nessuno dei due coniugi e non possono nemmeno rappresentare una fonte di reddito per nessuno. E così come l’ex coniuge deve sapersela cavare da sola (o da solo), così anche i figli ormai grandi devono saper badare a se stessi.

Qui trovate la sentenza:

http://www.divorzista.org/sentenza.php?id=13689

 

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