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Lunedì si elegge il nuovo Presidente FIGC, ma come funziona?

Elezione Presidente F.I.G.C. – Art. 20 e seguenti Statuto F.I.G.C.
dell’Avv. Guido Del Re

Ai sensi dell’art. 24 c.1 dello Statuto F.I.G.C. il Presidente federale: “..rappresenta la FIGC nella sua unità e ne ha la rappresentanza legale. Ha la responsabilità generale dell’area tecnico‐sportiva ed esercita le funzioni apicali di programmazione, indirizzo e controllo relative al perseguimento dei risultati agonistici a livello nazionale e internazionale. A tal fine, il Presidente presenta all’inizio del mandato il suo programma tecnico‐sportivo ed al termine un consuntivo relativo all’attività svolta ed ai risultati sportivi conseguiti; nomina i Direttori tecnici delle squadre nazionali previa consultazione con il CONI e sentito il Consiglio Federale. Il Presidente ha la responsabilità generale del buon andamento della Federazione; nomina il Direttore Generale della Federazione, previa consultazione con il CONI e sentito il Consiglio Federale..”.

Lunedì 29 gennaio 2018 sapremo il nome del prossimo Presidente della F.I.G.C. successore del dimissionario Carlo Tavecchio. All’Hotel Hilton di Fiumicino, si terrà l’Assemblea Elettiva della F.I.G.C. alle 9.30 in prima convocazione ed alle 11.30 in seconda convocazione.

L’Assemblea sarà validamente costituita in prima convocazione con la presenza di nominati che rappresentino almeno la metà più uno dei voti assembleari ed in seconda con la presenza di delegati che ne rappresentino almeno un terzo. Pertanto in prima convocazione basterà la presenza di delegati a cui spettino almeno la metà più uno dei voti, pari a 259 voti ed in seconda la presenza di delegati cui spettino almeno un terzo, pari a 172. Ogni delegato può votare per un candidato.

Nel comunicato CU 103/A del 08.01.2018emesso della Segreteria Federale, viene riportato il Regolamento dell’Assemblea Elettiva. All’Assemblea elettiva parteciperanno 275 delegati: 20 della Lega di Serie A, 22 della Lega di Serie B, 56 della Lega di Serie C, 90 della LND, 52 dei Calciatori, 26 degli Allenatori, 9 degli Arbitri per un totale di 516 voti. Il perché del “più voti che delegati” si giustifica dal fatto che non tutti i delegati sono uguali ossia i loro voti sono ponderati in base alla categoria che rappresentano. Un voto della A, va moltiplicato per 3,09, un voto della B per 1,17, un voto della C per 1,57%, un voto per la LND per 1,97, un voto dei Calciatori per 1,98, un voto degli Allenatori per 1,98% ed un voto degli Arbitri per 1,15%. L’elezione del Presidente avviene qualora al primo scrutinio un candidato riporti la maggioranza dei tre quarti (75%) dei voti validamente espressi dai delegati, nel secondo scrutinio quanto un candidato riporti la maggioranza di due terzi (66%) dei voti validamente espressi. L’elezione avviene al terzo scrutinio quando un candidato riporti la maggioranza (50%+1) dei voti validamente espressi dai delegati componenti l’Assemblea ed al terzo scrutinio al ballottaggio tra i due candidati che abbiano riportato la più elevata somma percentuale di voti espressi nei due precedenti turni. Viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi dai delegati. Una volta eletto, il Presidente, governerà “assieme” al Consiglio Federale composto, ai sensi dell’art.26 c.1 dello Statuto F.I.G.C. di: “..oltre al Presidente federale, di diciannove componenti eletti in numero di: a) sei dalla Lega Nazionale Dilettanti, ivi compreso il Presidente della Lega; b) sette dalle Leghe professionistiche, ivi compresi i rispettivi Presidenti, ripartiti in numero di tre per la Lega Nazionale Professionisti Serie A, uno per la Lega Nazionale Professionisti Serie B, tre per la Lega Italiana Calcio Professionistico; c) quattro atleti e due tecnici. Fra gli atleti Consiglieri federali devono essere compresi almeno un dilettante e un professionista e deve essere assicurata un’equa rappresentanza di atlete; fra i tecnici devono essere rappresentati sia la categoria dilettantistica sia quella professionistica. In conformità all’art. 4, co. 2, del Regolamento FIFA sugli arbitri e ai Principi Fondamentali del CONI, il Presidente dell’AIA è membro di diritto del Consiglio federale. Sono membri di diritto del Consiglio Federale senza diritto di voti i membri italiani del Comitato esecutivo della FIFA e dell’UEFA..”

Di fatto, il Consiglio Federale, ai sensi dell’art. 27 dello Statuto F.I.G.C. è l’organo normativo e di indirizzo generale della FIGC a cui spetta la verifica della corretta esecuzione del programma tecnico‐sportivo, la valutazione dei risultati sportivi conseguiti e alla vigilanza sul buon andamento della gestione federale, emana le norme organizzative interne, il Codice di giustizia sportiva e la disciplina antidoping, da trasmettere alla Giunta nazionale del CONI, per l’esame di cui allo Statuto del CONI, emana le norme per il controllo delle società, il manuale delle licenze FIGC per la partecipazione ai campionati professionistici, il manuale delle Licenze UEFA per la partecipazione alle competizioni europee, il regolamento sull’attività degli agenti di calciatori, le norme interne di amministrazione e contabilità e le norme organizzative per il funzionamento degli uffici della FIGC ed ogni altra norma necessaria per l’attuazione dello Statuto F.I.G.C.

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